Si
apre nel giorno della festa della donna, l’8 marzo 2012 la mostra di Maria
Padula alla Confraternita del Santissimo Rosario presso il Santuario di San
Vincenzo Ferreri a Dragonea.
L’inaugurazione
alle 17,30 con i saluti istituzionali e gli interventi degli organizzatori.
La mostra è incentrata
sulla figura di Maria Padula, pittrice e scrittrice lucana contemporanea, e il
suo rapporto con il paese d’origine, Montemurro, e il paesaggio della
Basilicata. Gli irrinunciabili soggiorni estivi a Montemurro, anche negli anni
trascorsi fuori Regione, rappresentano per l’artista l’appagamento di
un’ancestrale esigenza vitale, l’occasione di rinnovare il forte legame con le
sue radici e di dedicarsi alla pittura che predilige: all’aria aperta, immersa
nella luce e nei colori della sua terra lucana. Personaggio di rilievo nel
panorama culturale, non solo regionale ma nazionale, Maria Padula ha ricevuto numerosi
e importanti riconoscimenti per il suo impegno nelle battaglie per
l’emancipazione femminile e l’indiscusso contributo allo sviluppo dell’arte
nella società contemporanea. La mostra vuole essere un omaggio al suo lavoro:
al ruolo fondamentale svolto nel processo di crescita culturale e sociale della
Regione e alla sua instancabile attività artistica che ha saputo narrare,
attraverso la pittura e le parole, la bellezza e l’unicità del paesaggio
lucano.
All’inaugurazione interverranno:
Francesco Benincasa Sindaco di Vietri sul Mare
Giovanni De Simone Assessore alla Cultura del Comune di Vietri sul Mare
Antonio Rosa
Curatore della mostra
Giuseppe Antonello Leone Scultore, pittore e poeta
Giuliano Leone
Ordinario di Urbanistica. Università di Palermo
Gennaro Miccio
Soprintendente beni architettonici e paesaggistici della Basilicata
Attilio Maurano
Direttore Regionale beni culturali e paesaggistici della Basilicata
Gregorio Angelini Direttore Regionale beni culturali e paesaggistici della Campania
L’iniziativa è promossa dalla Soprintendenza per i
beni architettonici e paesaggistici della Basilicata, dal Comune di Montemurro,
dalla Pro Loco di Montemurro, dall’Istituto comprensivo di Montemurro, dal
Comune di Vietri sul Mare e dall’associazione “Amici del Santuario di San
Vincenzo Ferreri” di Dragonea.
«E' un evento di carattere nazionale - spiega l'assessore comunale alla Cultura Giovanni De Simone - promosso dalla Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici della Basilicata. Maria Padula è stata ospite a Vietri sul Mare dal '52 al '56 dove ha scritto il suo primo libro. E' una apprezzata pittrice ma soprattutto è una nota scrittrice. Una iniziativa che s'inserisce, dunque, nella nostra attenta programmazione culturale sul territorio di Vietri sul Mare».
«E' motivo d'orgoglio ospitare al Santuario di San Vincenzo - spiega il consigliere comunale Luigi Avallone - una prestigiosa esposizione. Anche le frazioni alte del territorio hanno la giusta attenzione da parte dell'amministrazione comunale».
«E' un evento di carattere nazionale - spiega l'assessore comunale alla Cultura Giovanni De Simone - promosso dalla Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici della Basilicata. Maria Padula è stata ospite a Vietri sul Mare dal '52 al '56 dove ha scritto il suo primo libro. E' una apprezzata pittrice ma soprattutto è una nota scrittrice. Una iniziativa che s'inserisce, dunque, nella nostra attenta programmazione culturale sul territorio di Vietri sul Mare».
«E' motivo d'orgoglio ospitare al Santuario di San Vincenzo - spiega il consigliere comunale Luigi Avallone - una prestigiosa esposizione. Anche le frazioni alte del territorio hanno la giusta attenzione da parte dell'amministrazione comunale».
Maria Padula
Maria Padula, pittrice e
scrittrice lucana, nasce a Montemurro il 12 gennaio 1915. La primissima
formazione alle arti avviene nell’ambito della famiglia, nella tradizione della
borghesia terriera e professionale meridionale. Fin da giovanissima ha
l’occasione, durante i soggiorni invernali a Napoli, di vivere i fermenti
culturali della città, di visitare mostre e, soprattutto, di frequentare il
Museo nazionale, allora anche Pinacoteca, dove inizia un rapporto concreto con
la pittura e matura la volontà di farne la sua strada. Compie i suoi studi tra
Napoli, dove frequenta il Liceo artistico e i primi anni dell’Accademia di
belle arti, e Firenze; nel frattempo trascorre lunghi periodi a Montemurro,
dove, nel più puro spirito impressionista, raggiunge e rafforza la sua
espressività. Il rapporto con Montemurro diventa più stretto nel periodo
bellico e si consolida in quello post-bellico, quando nuovi fermenti percorrono
il Mezzogiorno d’Italia: la riscoperta della cultura contadina, le lotte per la
terra, la riforma agraria, la lotta all’analfabetismo. La Basilicata diventa un
fervido e vivace laboratorio culturale e artistico. Dopo la prima fase di
grandi speranze di rinnovamento e rinascita delle aree depresse del Sud, la
“questione meridionale” lascia il posto a nuove priorità e Maria Padula si
trasferisce con la famiglia prima a Vietri sul Mare, dal 1952 al 1956, dove
decide di cimentarsi con la scrittura, e poi a Napoli, sentendo l’esigenza di riavvicinarsi
alla città della sua formazione artistica, alla ricerca di nuovi stimoli
culturali. Mantiene però sempre vivo un forte legame con Montemurro, il cui
paesaggio è per lei inesauribile fonte di ispirazione, soggiornandovi per tutto
il periodo estivo. Nel 1967 Maria Padula torna in Basilicata, a Potenza, dove
insegna “Disegno dal vero” presso l’Istituto Statale D’arte e vive una nuova
stagione in cui l’impegno professionale, culturale ed artistico, è tutt’uno con
quello civile, sull’onda dei fermenti politici e sociali che connotano questo
singolare periodo storico: aderisce con passione a movimenti di base il cui
programma politico è incentrato sul riscatto della condizione femminile e
promuove innumerevoli iniziative culturali tra cui numerose mostre di artisti
emergenti, curandone la recensione su quotidiani e riviste specialistiche.
Tornata definitivamente a Napoli nel 1974 Padula divide il suo tempo tra
l’insegnamento, la pittura e l’impegno politico e sociale. Anche a distanza, il
suo rapporto con Montemurro e la
Basilicata non viene mai interrotto; l’immancabile soggiorno
estivo nel paese d’origine rappresenta per l’artista l’occasione di rinnovare
il forte legame con le sue radici e di dedicarsi alla pittura che predilige:
all’aria aperta, immersa nella luce e nei colori della sua terra lucana. Maria
Padula si spegne il 10 dicembre 1987 ed è sepolta nel cimitero di Montemurro.
Personaggio di rilievo nel panorama culturale, non solo regionale ma nazionale,
Maria Padula ha ricevuto numerosi e importanti riconoscimenti per il suo
impegno nelle battaglie per l’emancipazione femminile e l’indiscusso contributo
allo sviluppo dell’arte nella società contemporanea. La sua intensa ed
instancabile attività artistica è rappresentata da un cospicuo numero di opere
pittoriche, quattro libri pubblicati e numerosi scritti.
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