lunedì 5 marzo 2012

Montemurro. Maria Padula - Il paesaggio. L'8 marzo s'apre la mostra al Santuario di San Vincenzo


Si apre nel giorno della festa della donna, l’8 marzo 2012 la mostra di Maria Padula alla Confraternita del Santissimo Rosario presso il Santuario di San Vincenzo Ferreri a Dragonea.
L’inaugurazione alle 17,30 con i saluti istituzionali e gli interventi degli organizzatori.

La mostra è  incentrata sulla figura di Maria Padula, pittrice e scrittrice lucana contemporanea, e il suo rapporto con il paese d’origine, Montemurro, e il paesaggio della Basilicata. Gli irrinunciabili soggiorni estivi a Montemurro, anche negli anni trascorsi fuori Regione, rappresentano per l’artista l’appagamento di un’ancestrale esigenza vitale, l’occasione di rinnovare il forte legame con le sue radici e di dedicarsi alla pittura che predilige: all’aria aperta, immersa nella luce e nei colori della sua terra lucana. Personaggio di rilievo nel panorama culturale, non solo regionale ma nazionale, Maria Padula ha ricevuto numerosi e importanti riconoscimenti per il suo impegno nelle battaglie per l’emancipazione femminile e l’indiscusso contributo allo sviluppo dell’arte nella società contemporanea. La mostra vuole essere un omaggio al suo lavoro: al ruolo fondamentale svolto nel processo di crescita culturale e sociale della Regione e alla sua instancabile attività artistica che ha saputo narrare, attraverso la pittura e le parole, la bellezza e l’unicità del paesaggio lucano.

All’inaugurazione interverranno:

Francesco Benincasa Sindaco di Vietri sul Mare
Giovanni De Simone Assessore alla Cultura del Comune di Vietri sul Mare
Antonio Rosa Curatore della mostra
Giuseppe Antonello Leone Scultore, pittore e poeta
Giuliano Leone Ordinario di Urbanistica. Università di Palermo
Gennaro Miccio Soprintendente beni architettonici e paesaggistici della Basilicata
Attilio Maurano Direttore Regionale beni culturali e paesaggistici della Basilicata
Gregorio Angelini Direttore Regionale beni culturali e paesaggistici della Campania

L’iniziativa è promossa dalla Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici della Basilicata, dal Comune di Montemurro, dalla Pro Loco di Montemurro, dall’Istituto comprensivo di Montemurro, dal Comune di Vietri sul Mare e dall’associazione “Amici del Santuario di San Vincenzo Ferreri” di Dragonea.  

«E' un evento di carattere nazionale - spiega l'assessore comunale alla Cultura Giovanni De Simone - promosso dalla Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici della Basilicata. Maria Padula è stata ospite a Vietri sul Mare dal '52 al '56 dove ha scritto il suo primo libro. E' una apprezzata pittrice ma soprattutto è una nota scrittrice. Una iniziativa che s'inserisce, dunque, nella nostra attenta programmazione culturale sul territorio di Vietri sul Mare».

«E' motivo d'orgoglio ospitare al Santuario di San Vincenzo - spiega il consigliere comunale Luigi Avallone - una prestigiosa esposizione. Anche le frazioni alte del territorio hanno la giusta attenzione da parte dell'amministrazione comunale». 

Maria Padula

Maria Padula, pittrice e scrittrice lucana, nasce a Montemurro il 12 gennaio 1915. La primissima formazione alle arti avviene nell’ambito della famiglia, nella tradizione della borghesia terriera e professionale meridionale. Fin da giovanissima ha l’occasione, durante i soggiorni invernali a Napoli, di vivere i fermenti culturali della città, di visitare mostre e, soprattutto, di frequentare il Museo nazionale, allora anche Pinacoteca, dove inizia un rapporto concreto con la pittura e matura la volontà di farne la sua strada. Compie i suoi studi tra Napoli, dove frequenta il Liceo artistico e i primi anni dell’Accademia di belle arti, e Firenze; nel frattempo trascorre lunghi periodi a Montemurro, dove, nel più puro spirito impressionista, raggiunge e rafforza la sua espressività. Il rapporto con Montemurro diventa più stretto nel periodo bellico e si consolida in quello post-bellico, quando nuovi fermenti percorrono il Mezzogiorno d’Italia: la riscoperta della cultura contadina, le lotte per la terra, la riforma agraria, la lotta all’analfabetismo. La Basilicata diventa un fervido e vivace laboratorio culturale e artistico. Dopo la prima fase di grandi speranze di rinnovamento e rinascita delle aree depresse del Sud, la “questione meridionale” lascia il posto a nuove priorità e Maria Padula si trasferisce con la famiglia prima a Vietri sul Mare, dal 1952 al 1956, dove decide di cimentarsi con la scrittura, e poi a Napoli, sentendo l’esigenza di riavvicinarsi alla città della sua formazione artistica, alla ricerca di nuovi stimoli culturali. Mantiene però sempre vivo un forte legame con Montemurro, il cui paesaggio è per lei inesauribile fonte di ispirazione, soggiornandovi per tutto il periodo estivo. Nel 1967 Maria Padula torna in Basilicata, a Potenza, dove insegna “Disegno dal vero” presso l’Istituto Statale D’arte e vive una nuova stagione in cui l’impegno professionale, culturale ed artistico, è tutt’uno con quello civile, sull’onda dei fermenti politici e sociali che connotano questo singolare periodo storico: aderisce con passione a movimenti di base il cui programma politico è incentrato sul riscatto della condizione femminile e promuove innumerevoli iniziative culturali tra cui numerose mostre di artisti emergenti, curandone la recensione su quotidiani e riviste specialistiche. Tornata definitivamente a Napoli nel 1974 Padula divide il suo tempo tra l’insegnamento, la pittura e l’impegno politico e sociale. Anche a distanza, il suo rapporto con Montemurro e la Basilicata non viene mai interrotto; l’immancabile soggiorno estivo nel paese d’origine rappresenta per l’artista l’occasione di rinnovare il forte legame con le sue radici e di dedicarsi alla pittura che predilige: all’aria aperta, immersa nella luce e nei colori della sua terra lucana. Maria Padula si spegne il 10 dicembre 1987 ed è sepolta nel cimitero di Montemurro. Personaggio di rilievo nel panorama culturale, non solo regionale ma nazionale, Maria Padula ha ricevuto numerosi e importanti riconoscimenti per il suo impegno nelle battaglie per l’emancipazione femminile e l’indiscusso contributo allo sviluppo dell’arte nella società contemporanea. La sua intensa ed instancabile attività artistica è rappresentata da un cospicuo numero di opere pittoriche, quattro libri pubblicati e numerosi scritti.

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