L’architetto Antonio Forcellino è intervenuto venerdì 30, presso l’Arciconfraternita della SS. Annunziata e del SS. Rosario di Vietri sul Mare, in un incontro dedicato a Max e Flora Melamerson, una storia vietrese dimenticata che ha visto protagonisti i due artisti rifugiati in costiera amalfitana per sfuggire alle persecuzioni antisemite del primo novecento. La lezione è stata introdotta da una relazione dell’architetto Daniela Scalese, che si è soffermata sul periodo storico a cavallo tra 800 e 900, crogiuolo delle esperienze innovative della ceramica vietrese. La conferenza tenuta da Forcellino, presentata dal giornalista Aniello Palumbo, è stata incentrata sulla genesi del libro “Ceramica sugli scogli. La storia cancellata di Max e Flora Melamerson”, in cui l’architetto ha raccontato la storia dei due artisti e della Vietri sul Mare a cavallo tra gli anni ’20 e ’30. Oltre alla presenza di un folto pubblico ha preso parte all’evento anche l’assessore al turismo e alla ceramica Giovanni De Simone, che ha ringraziato Antonio Forcellino per il suo ritorno a Vietri sul Mare e per il prestigio recato alla comunità grazie ai suoi innumerevoli lavori artistici conosciuti in tutta Europa.
Francesco Barbato
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