Questa
l’idea progetto che va prendendo corpo con incontri presso l’Auditorium di
Villa Rufolo in Ravello presieduti dal presidente della Fondazione Ravello
dott.
Secondo Amalfitano. Sono rappresentati nel gruppo di lavoro tutti i Comuni
della Costiera e ognuno con le proprie specificità contribuisce alla
realizzazione del dossier che a settembre va consegnato alla Commissione
valutatrice presso il Ministero dei Beni Artistici e Culturali.
Nel
programma ufficiale di presentazione del piano tra l’altro si legge
“L’obiettivo è quello di immettere le realtà territoriali della Costiera
Amalfitana su un percorso di sana complementarità senza sacrificare le
autonomie le differenze le peculiarità le vocazioni storiche delle singole
realtà per stimolare una cultura della progettazione integrata….Sollecitare i
territori a considerare lo sviluppo culturale quale paradigma del proprio
progresso economico; valorizzare i beni culturali e paesaggistici; migliorare i
servizi rivolti ai turisti; sviluppare le industrie culturali e creative;
favorire processi di rigenerazione e riqualificazione urbana.
I
soggetti proponenti sono il Comune di Ravello - Capofila di Associazione Comuni
della Costiera; la Fondazione Ravello Coordinamento, Progettazione
Attuazione.
Da
coinvolgere nel progetto soggetti pubblici che governano per le proprie
competenze il territorio della provincia di Salerno e quelli privati come
la Diocesi di Amalfi, Confindustria, Confcommercio, Associazioni culturali,
Testate giornalistiche, Maggiori produttori tipici (case vinicole,
agroalimentare, moda, ceramica e altro)”.
Venerdì
30 giugno si è tenuto il quarto incontro e nell'occasione il Comune di Vietri
ha consegnato il dossier richiesto sulle iniziative dell'ambito turistico
culturale e di riqualificazione urbana già messi in campo e si è assunto
l’impegno a proseguire a Vietri la diffusione dell'iniziativa tra gli operatori
in prima linea in questa avventura. Dopo l'incontro preliminare con le
Associazioni e la Pro Loco della scorsa
settimana parte ora una azione di informazione e coinvolgimento degli
operatori economici del territorio. L’opportunità di crescita economica e
turistica che l’auspicabile indicazione della Costa d’Amalfi a Capitale
nazionale della Cultura comporterebbe è straordinaria. Vale perciò la
pena di fare crescere intorno a questa idea il massimo dell’entusiasmo e della
collaborazione.
Antonio Gazia
Nessun commento:
Posta un commento