domenica 2 luglio 2017

Ravello –Costa d’Amalfi Capitale nazionale della cultura 2020

Questa l’idea progetto che va prendendo corpo con incontri presso l’Auditorium di Villa Rufolo in Ravello presieduti dal presidente della Fondazione Ravello
dott. Secondo Amalfitano. Sono rappresentati nel gruppo di lavoro tutti i Comuni della Costiera e ognuno con le proprie specificità contribuisce alla realizzazione del dossier che a settembre va consegnato alla Commissione valutatrice presso il Ministero dei Beni Artistici e Culturali.
Nel programma ufficiale di presentazione del piano tra l’altro si legge “L’obiettivo è quello di immettere le realtà territoriali della Costiera Amalfitana su un percorso di sana complementarità senza sacrificare le autonomie le differenze le peculiarità le vocazioni storiche delle singole realtà per stimolare una cultura della progettazione integrata….Sollecitare i territori a considerare lo sviluppo culturale quale paradigma del proprio progresso economico; valorizzare i beni culturali e paesaggistici; migliorare i servizi rivolti ai turisti; sviluppare le industrie culturali e creative; favorire processi di rigenerazione e riqualificazione urbana.
I soggetti proponenti sono il Comune di Ravello - Capofila di Associazione Comuni della Costiera;  la Fondazione Ravello Coordinamento, Progettazione Attuazione.
Da coinvolgere nel progetto soggetti pubblici che governano per le proprie competenze il territorio  della provincia di Salerno e quelli privati come la Diocesi di Amalfi, Confindustria, Confcommercio, Associazioni culturali, Testate giornalistiche, Maggiori produttori tipici (case vinicole, agroalimentare, moda, ceramica e altro)”.
Venerdì 30 giugno si è tenuto il quarto incontro e nell'occasione il Comune di Vietri ha consegnato il dossier richiesto sulle iniziative dell'ambito turistico culturale e di riqualificazione urbana già messi in campo e si è assunto l’impegno a proseguire a Vietri la diffusione dell'iniziativa tra gli operatori in prima linea in questa avventura. Dopo l'incontro preliminare con le Associazioni  e la Pro Loco della scorsa settimana parte ora  una azione di informazione e coinvolgimento degli operatori economici del territorio. L’opportunità di crescita economica e turistica che l’auspicabile indicazione della Costa d’Amalfi a Capitale nazionale della  Cultura comporterebbe è straordinaria. Vale perciò la pena di fare crescere intorno a questa idea il massimo dell’entusiasmo e della collaborazione.

                                                               Antonio Gazia

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