“La terribile Peste del 1656” è il titolo dell’ultimo
incontro di cultura a “La Congrega Letteraria” di Vietri Sul Mare. Ospite della
serata il professore Giuseppe Foscari dell’Università di Salerno che, con tanto
entusiasmo e passione, ha anche quest’anno affascinato il pubblico con diverse
riflessioni sulla peste e la ricerca del sentimento popolare di quell’epoca. Il
professore ha più volte sottolineato come il popolo riveste una posizione
centrale nelle sue periodiche ricerche.
“La mia intenzione è recuperare la cultura salernitana
rispetto a questo evento - spiega il professore – ho esaminato il testo di un
medico, Girolamo Gatta, che scrive dopo la peste del ’56 e ho esaminato due memorie
di Cava e Pagani per capire i comportamenti del popolo, il terrore, la paura,
la disgregazione delle famiglie e il tentativo di ricomporre il quadro non
appena la peste finisce”.
Un piacevole fil rouge, tra la mentalità del ‘600, quale
mentalità complessa, articolata e baroccheggiante, e quella odierna impregnata
di menzogne in tutti gli ambiti sociali. Un excursus storico tra paura e
strumenti sociali per l’affermazione delle categorie vincenti dell’antico
regime.
Il professore
continua - “ Viviamo un tempo
storico in cui di paure ne abbiamo tante e soprattutto i giovani. Infatti la
prima paura che loro hanno è quella di non avere futuro. Il consiglio che posso
dare è quello di credere in se stessi, nella forza delle idee, credere nella cultura perché il mondo si
potrà salvare sempre e soltanto se c’è la cultura e credere nella forza del
nostro territorio. Se riusciamo a combinare le idee, la creatività, l’amore per
il territorio e la cultura credo che abbiamo tutte le condizioni per creare lo
sviluppo”.
Chiara Gaeta
Alla serata erano presenti gli alunni del Liceo Marco Galdi
di Cava de’ Tirreni, la dirigente Maria Alfano
con una rappresentanza del corpo docenti.
Venerdì 23 novembre la prof.ssa Paola Capone illustrerà il tema
della serata “Attualità della Scuola Medica Salernitana”.
Chiara Gaeta
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